Arrivederci OMaggio al Paesaggio

Giornata conclusiva

Nonostante il tempo incerto Domenica 19 maggio, giornata conclusiva di Omaggio al Paesaggio 2019, più di 30 escursionisti si sono addentrati lungo i sentieri e i luoghi del Monte Ceresa accompagnati dalle guide di Radici senza Terra e Azimut. Ad accoglierli un suggestivo anello che dalla frazione di Colleiano (Roccafluvione-AP) li ha portati al torrente Noscia per poi risalire verso Masciù e da qui poter ammirare gli splendidi scenari offerti dall’area del Monte Ceresa, un territorio di 12.000 ettari, a pochi passi dal centro di Ascoli Piceno. Un’area di elevato interesse naturalistico e storico-culturale, posta ad incastro tra due parchi nazionali: quello dei Sibillini e quello del Gran Sasso e Monti della Laga.


A Colleiano nel frattempo gli artisti residenti completavano i progetti scultorei e pittorici ideati per la manifestazione, ispirati al tema delle Metamorfosi. Tra questi i writer Urka e Silvia e Flavio che hanno condotto i laboratori-murales con gli studenti del Liceo Artistico Licini di Ascoli, lavorando su pareti messe a disposizione da residenti.

l’opera di URKA accende i colori del paesaggio semiautunnale
(panorama est di Colleiano)
opera di Ivan Iannucci in legno di castagno, vicino al portale opera di Simone Michetti 2018
chiesa dei Santi Pancrazio e Cristanziano
https://www.habitualtourist.com/santi_pancrazio_e_cristanziano(colleiano)
Falena di Flavio, la metamorfosi di Silvia e fascia decorativa del laboratorio studenti.
(il cane è Otello, vista a sud di Colleiano)

Al ritorno degli escursionisti tutti ci si è raccolti a tavola nei gazebo mobili nel grande slargo con cui il paese accoglie i visitatori sotto una leggera ma intermittente pioggerella, con l’accompagnamento folkloristico di musicisti esperti nell’arte dello stornello convenuti per l’occasione, con l’organettista Sergio Giuliani accompagnato da vari strumentisti tra cui il maestro Emidio Ferretti e ai canti il maestro Sciamanna, mentre nella piazzetta si provavano passi di salterello e altre improvvisazioni. Danze che si sono protratte fino alla chiusura della giornata quando nel borgo gli artisti ultimavano le opere e ci si scambiavano i saluti dopo l’immancabile caffè a casa della signora Laura, dispensatrice di storie e aneddoti sul vissuto del paese e di piccoli riti magici la cui origine si perde nella notte dei tempi.

Gli abitanti di Colleiano sono stati una delle anime del festival, risolutivi per il successo della manifestazione, presenti e attivi nella organizzazione, collaborando fattivamente alla realizzazione dei vari eventi, oltre ad aver offerto spazi per gli incontri comuni.