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Appennino Doc inaugura il Fluvione Film Festival 2023

IL PREMIO CINEMATOGRAFICO DELLA MONTAGNA PICENA GIUNGE ALLA SUA TREDICESIMA EDIZIONE

Anche nel 2023 torna il Fluvione Film Festival, la rassegna cinefila, che rappresenta ormai una tradizione consolidata della montagna Picena, e che raduna autori registi appassionati e semplici curiosi. Il mandato del festival, che di anno in anno bandisce varie sezioni di premi a opere audiovisive, è portare il cinema dove il cinema non c’è.  

Il 6 Settembre, a Fornara di Acquasanta, all’interno della Scuola #7 “Futuri, Crisi e Possibilità” del gruppo di ricerca Emidio di Treviri, debutta la programmazione del 2023 del Fluvione Film Festival con la premiazione della sezione Appennino Doc, riservata al documentario o docu-film sulle aree interne.

https://sites.google.com/view/fluvionefilmfestival

La Tana dei Sognatori, il chiosco che ci mancava

Forcella di Roccafluvione. Sabato 24 Giugno inaugura in prossimità delle Cascate di Forcella il chiosco La Tana dei Sognatori. Un sogno che nasce dalla volontà di un gruppo di persone da anni attivo per la valorizzazione e la cura del luogo che, con un progetto PIL finanziato dal Gal Piceno, ha dato l’impulso a Luca Cruciani per creare il chiosco-bar. La Tana dei Sognatori oltre a fornire un servizio di ristoro, vuole essere un centro di aggregazione e promozione del territorio, un punto di riferimento per chi frequenta i luoghi adiacenti la cascata. Da anni Luca, con l’associazione Amici di Forcella e con l’ecomuseo del monte Ceresa offre ospitalità e supporto ad escursionisti, eventi, progetti che hanno come fulcro il borgo di Forcella e la cascata sottostante; finalmente ora concretizza l’obiettivo di dare un servizio più ampio congiuntamente a quello di lavorare nel territorio che ama in maniera viscerale. Il desiderio non troppo segreto di Luca, grazie anche alla presenza di questo nuovo servizio, è di invogliare al ripopolamento di luoghi che soffrono da anni il fenomeno dell’abbandono.

Il chioschetto sarà presto affiancato da un’azienda agricola, Orti e Sentieri, in collaborazione con Fabrizio Amadio: un orto didattico e una stalla, con cui si offrirà a quanti lo vogliono, oltre ai propri prodotti, l’occasione per fare esperienze di immersione e conoscenza della natura attraverso laboratori ed eventi.
L’inaugurazione della Tana dei Sognatori coincide con la festa di San Giovanni perché vuole riconnettersi a una tradizione secolare del mondo contadino e montanaro, quando in occasione della ricorrenza, che cade nei giorni del Solstizio d’Estate, si usava festeggiare con rituali che fondono miti animisti e pagani con la devozione cristiana: dall’acqua di San Giovanni, alla Commare a fiore, al falò che chiude la giornata.

Il programma della festa prevede:
Ore18 merenda insieme al chioschetto La Tana dei Sognatori.
Ore 19 Limite acque sicure Trio: Blues, Rock’n roll, Funky, Soul, con Alberto Bario (chitarre), Francesco Giovannozzi (basso), Giulia Mioli (voce) 
Ore 20:30 Fuoco di San Giovanni.
Ore 21 Frammenti di Orchestrina con Daniele Cannella, Laura Tirabassi, Matteo di Luzio e Giorgio Zeppilli.

La festa di San Giovanni avrà un’apertura mattutina con una passeggiata a cura dell’ecomuseo del Monte Ceresa, alla ricerca delle erbe spontanee e dei fiori che compongono il mazzetto della Commare a Fiori e l’aspersione con l’acqua di San Giovanni nel sagrato della Chiesa di San Giovanni ad Sturman che domina la piana sopra la Cascata di Forcella.

per i dettagli: Cascate di Forcella

Fluvione Film Festival 2022

Definito il programma della dodicesima edizione del Fluvione Film Festival, che si svolgerà il 4 Settembre nel comprensorio di Roccafluvione. A seguire due serate di proiezioni il 16 e 17 Settembre all’interno di MARcheStorie.

La serata del 4 Settembre oltre alla presenza del regista Alessandro Marinelli, di cui viene proiettato Terre Mutate, ha come ospite Tommaso Landucci, regista e sceneggiatore presente alle Giornate dell’Autore a Venezia 2021, con Caveman – Il Gigante Nascosto, l’opera che il FFF ha l’onore di presentare nella sua giornata di apertura. Converserà con Landucci, Pietro Albino Di Pasquale, l’autore e regista che da qualche anno condivide la passione per il cinema e il racconto con la passione per il nostro territorio.

IL BOSCO BENE COMUNE

Una riflessione sull’uso civico dei boschi a cura di Emidio Di Treviri

Domenica 29 Maggio a Casacagnano di Roccafluvione, in occasione del Cammino del Terzo Paradiso tra Venarotta e Roccafluvione, i ricercatori di Emidio di Treviri propongono una tavola rotonda aperta ai cittadini sull’uso dei beni comuni e delle risorse locali. Nel corso dell’incontro saranno presentati i lavori recenti condotti sul territorio del Monte Ceresa da studiosi delle Comunanze Agrarie.
Queste riflessioni si inseriscono in due giornate di festa per il territorio di Casacagnano, piccola frazione del comune di Roccafluvione, a ridosso del comune di Venarotta, che per l’occasione ospiterà artisti e escursionisti.

Sabato 28 Maggio prevista la camminata del progetto del Terzo Paradiso, ispirata a Francesco di Assisi e Domenica 29 passeggiate e incontri con esperti sul benessere che deriva dalle piante e dall’ambiente naturale, il tutto contornato da espressioni artistiche disseminate nel territorio.

per informazioni:
Cammino Terzo Paradiso https://www.facebook.com/HospitaleTerzoParadiso/
Tavola Rotonda Emidio Di Treviri: https://www.facebook.com/events/741241160236866?ref=newsfeed

Formiche, cortometraggio prodotto dal comune di Roccafluvione

Presentato a Roccafluvione Formiche, l’opera che narra l’esperienza di Emidio Ferretti, allevatore di formiche

Sabato 21 Maggio, a Marsia, capoluogo di Roccafluvione, significativa anticipazione delle edizioni 2022 di Omaggio al Paesaggio e del Fluvione Film Festival (sezione AppenninoDoc), con la doppia proiezione di Formiche, un progetto di Pietro Albino Di Pasquale.

Prodotto dal Comune di Roccafluvione e l’associazione Educ-arte, Formiche è realizzato con il sostegno di Vedute d’insieme, (bando per il sostegno di piccole realizzazioni audiovisive aventi ad oggetto aspetti identitari del territorio regionale e finalità documentarie promozionali) e Marche Film Commission.

Formiche è un cortometraggio, presentato per l’occasione in due diverse versioni, l’una in forma poetica e l’altra più documentale, che racconta dell’esperienza straordinaria di Emidio Ferretti, mirmicoltore e mirmicultore per vocazione, forse l’unico allevatore di formiche al mondo e attento studioso del loro comportamento.

Pietro Albino Di Pasquale, sceneggiatore e regista che da anni ha scelto di vivere nel nostro territorio, ha colto suggestioni, gesti, piccole azioni quotidiane di un uomo che nella semplicità dell’osservare la natura e i meccanismi che la governano dà vita a ingegnose esperienze.

La telecamera si sofferma su piccole azioni ripetitive, la nutrizione, l’acqua, la copertura delle casette, primi piani sulle formiche che si alternano a vedute panoramiche sul paesaggio aperto e vasto di questo territorio. L’attenzione di Pietro Albino Di Pasquale, e di Ambra Lupini, al montaggio e co-sceneggiatrice, è appunto nel cogliere l’armonia della visone d’insieme, il ritmo, sottolineato anche dalla delicatissima colonna sonora dei TFR, in sincronia, dal micro del mondo delle formiche al grande dello spazio aperto e illimitato; dalla sapienza dell’esperienza, alla “sete” di conoscenza della giovane Arianna, che esprime la propria gratitudine a Ferretti per averle consentito di provare, nell’approccio al mondo che le si è svelato, l’emozione intensa di “stupore” e “meraviglia”, proprio ciò che la visione del film innesca nello spettatore.

Da sottolineare anche l’importanza del sonoro, protagonista a tutti gli effetti, in una realtà in cui prevale il silenzio della natura fatto di microrumori cadenzati.

Regia e soggetto Pietro Albino di Pasquale

Riprese e montaggio Ambra Lupini

Suono Marco Croci

Colonna sonora TFR

Titoli e Locandina Stefano Tamburrini

Per Omaggio al Paesaggio segue domenica 22 Maggio una passeggiata ad Agelli di Roccafluvione con pranzo di comunità a cura di ecomuseo del Monte Ceresa.

VISIONI APPENNINICHE

Due giornate di Visioni Appenniniche con laboratori, proiezioni, una tavola rotonda, escursioni e festa nel territorio del Fluvione

L’Estate lungo le rive del Fluvione vede le piattaforme Omaggio al Paesaggio e Fluvione Film Festival che si incontrano in due differenti tappe del territorio e in sinergia danno vita a Visioni Appenniniche. L’evento è centrato sulla proiezione delle opere filmiche selezionate da AppenninoDoc, la sezione dedicata alle produzioni media dell’ecomuseo del Monte Ceresa, intorno alle quali si snoda un ricco programma escursionistico, folkloristico, artistico e di studio e ricerca.
Il progetto vede il Fluvione Film Festival attendere alla parte tecnica della manifestazione, con il supporto di BIM Tronto e l’organizzazione a cura di Educ-arte, che include un laboratorio sul mondo del cinema Sguardi sui mestieri del cinema, con professionisti ed esperti del settore, e i laboratori esperienziali di ceramica Raku e pittura che mettono in relazione manualità materia e paesaggio. Il programma si chiude inoltre con una tavola rotonda quantomai di attuale interesse a cura dei direttori artistici Francesco Eleuteri e Pietro Albino di Pasquale sul ruolo della censura nel cinema di ieri e di oggi.
Le due giornate di Visioni Appenniniche con i laboratori, le proiezioni, la tavola rotonda, sono arricchite da escursioni guidate, le mostre artistiche di Giuliano Cipollini e Stefano Tamburrini e momenti conviviali e di festa a cura di Omaggio al paesaggio. Le proiezioni dei film e dei documentari e le mostre si svolgono all’interno delle chiese dei borghi, veri gioielli del territorio la cui sacra solidità ben si sposa con la ritualità del cinema in una comune funzione di aggregazione e coesione sociale.

FLUVIONE FILM FESTIVAL XI, il programma

tra il Tronto e il Fluvione un festival itinerante di cinema e molto altro, da metà Luglio fino a metà Settembre

Venerdì 25 giugno, nella fresca cornice del giardino vescovile di Ascoli Piceno è stato ufficializzato il programma dell’undicesima edizione del FFF21, il festival che “porta il cinema dove il cinema non c’è“.

Dal 17 Luglio, in più di 10 frazioni montane del territorio piceno comprese tra i comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Montegallo, Roccafluvione, si articoleranno dodici eventi esclusivi in una fusione tra arte e natura, esplorazione e narrazione, memoria e futuro. Nei borghi il festival farà tappa animando il comprensorio con escursioni guidate, laboratori d’arte, eventi culturali e coinvolgendo le associazioni locali nella costruzione di giornate partecipate e autentiche, per rendere la manifestazione itinerante un vero e proprio viaggio esperienziale.

il progetto, un’idea resiliente

Alla cabina di regia del festival, due artisti che appartengono al cinema e che hanno scelto il Piceno come luogo d’elezione: lo scrittore Pietro Albino Di Pasquale e l’autore-attore Francesco Eleuteri. Insieme hanno curato il concept del festival, dai contenuti artistici a tutte le fasi organizzative. Il connubio, unitamente alla professionalità, ha modellato con le rispettive sensibilità il progetto per svilupparne la visione degli ideatori, Guido Ianni e Giorgio Mancini. I due animatori culturali di Roccafluvione undici anni fa ebbero l’intuizione di creare una piattaforma di condivisione cinematografica in un territorio colpito dal triste fenomeno dello spopolamento, martoriato poi dalle ferite del terremoto. Anni anche difficili, in cui il festival è andato sempre avanti -come hanno ricordato Eleuteri e Ianni- “in una sorta di economia di guerra“, ma che hanno visto partecipare opere di crescente qualità e il consolidarsi di rapporti di collaborazione con vari addetti ai lavori, con la scuola e altre istituzioni, e con le molte associazioni locali che da sempre contribuiscono alla riuscita del progetto.

Foto credit Fotoreporter Marco Cordone

L’undicesima edizione vede il supporto della Regione Marche, dei comuni di Montegallo e Roccafluvione, di Fondazione Carisap, Bim Tronto e dell’Isml, delle associazioni Educ-arte, Ecomuseo Monte Ceresa, Raggio Verde, Viviamo Insieme, e del supporto operativo di Lamantino Brothers e Clouds Industry oltre a numerose associazioni di volontariato locali che sono l’anima dei singoli eventi nelle frazioni dove si svolge il festival.
La cantina Cerulli Spinozzi è main sponsor del Festival, con l’adesione convinta al valore trasversale della cultura come volano di crescita identitaria ed economica.

le giornate, tra escursioni, laboratori, proiezioni…

5 weekend estivi per esplorare e conoscere da vicino un territorio dal carattere montano e ospitale, fortemente permeato dai corsi d’acqua, compreso tra le rive del fiume Tronto e del torrente Fluvione, che nasconde angoli di sorprendente bellezza e suggestione ai più sconosciuti. Proprio il Fluvione dà il nome al festival e al premio assoluto, il Fluvius Petrae, scultura ideata e realizzata dall’artista montegallese Ottavio Eleuteri. Sue opere saranno esposte durante le tappe del festival, unitamente a opere di Giuliano Cipollini, Francesca Casolani, Silvia Luciani, e del pittore Stefano Tamburrini, del vasaio Alessandro Lisa, del fotografo Roberto Crippa che guideranno laboratori esperienziali durante tutto l’arco del festival.

Ogni tappa dal borgo si estenderà verso la montagna con escursioni guidate e arricchite da narrazioni sul territorio. Le serate oltre alle proiezioni vedranno la presenza di performance e spettacoli musicali con artisti come Babbutzi, Francesca Camillo D’Amico e il cantautore Carmine Torchia con una personale rilettura di Fabrizio De Andrè.

Tra gli ospiti, i giurati, personalità del cinema e della cultura tra cui Caterina Carone, nata ad Ascoli Piceno, Premio Solinas, Premio per il Miglior Documentario Italiano al Torino Film Festival, una nomination al David di Donatello, a cui sarà dedicata una tappa con una selezione di suoi lavori.
Accanto a tutto ciò momenti di convivialità e di svago nei siti che ospiteranno la carovana del festival, in cui protagonista assoluto è il cinema con il suo linguaggio: le giornate ruoteranno intorno alle proiezioni delle opere finaliste delle 6 sezioni in cui si articola il festival, ognuna delle quali ha un premio dedicato.

Di grande soddisfazione per gli organizzatori le numerossissime adesioni avuta da paesi come l’Iran in cui il cinema rappresenta la libertà espressiva il più possibile rappresentativa di una realtà difficilmente comprensibile dall’esterno. Così come di grande soddisfazione sono le adesioni delle numerose scuole di cinema nazionali ed internazionali alla nuova sezione dedicata, voluta da Pietro Albino di Pasquale, che regala prestigio al festival ma soprattutto risonanza al territorio, candidandolo ad essere punto di incontro e di riferimento per tanti futuri cineasti.

i premi

Le opere ammesse a partecipare -ne sono giunte più di 500-, in forma di corto e lungometraggio, documentario e opera di fiction, videoclip e reportage concorreranno ai premi:

SEZIONE APPENNINO DOC

Documentari o opere docufiction di lungometraggio e di cortometraggio che affrontano e valorizzano storie, tematiche e problematiche legate agli ambienti montani e alle aree interne dell’Appennino.

SEZIONE PRIMO LUNGOMETRAGGIO

Film Lungometraggi di Fiction, sperimentali o documentario, opere prime, che siano stati distribuiti nel corso dell’anno 2020.

SEZIONE FUORI LIMITE

Cortometraggi documentari nazionali ed internazionali (durata max 25 minuti).

SEZIONE CORTO LIBERO

Cortometraggi fiction o sperimentali nazionali ed internazionali (durata max 20 minuti).

SEZIONE VIDEOCLIP

Video musicali dal territorio.

SEZIONE SCUOLA DI CINEMA

Rivolto alle opere audiovisive delle scuole di cinema, istituti e master in studi cinematografici nazionali e internazionali.

Foto credit Fotoreporter Marco Cordone

Ogni opera selezionata concorrerà al premio identificativo del festival, il Fluvius Petrae. Inoltre con questa undicesima edizione nasce la menzione per l’opera che si aggiudicherà il Premio Speciale Marta Iannetti, studiosa amica del festival e di questo territorio su cui poneva lo sguardo attento da antropologa e ricercatrice per preservarne l’autenticità.

per tutti gli aggiornamenti e le info https://fluvionefilmfestival.org/

Pulizia dei Castagneti

È tempo di curare il castagneto, pulire il terreno dai rami secchi e dalle sterpaglie della stagione invernale, contrastare l’invasione delle piante infestanti, preparare i terrazzamenti che, contenendo la caduta libera delle castagne mature, favoriranno la raccolta autunnale. Per tutto questo ci diamo e vi diamo appuntamento Sabato 19 giugno a Meschia di Roccafluvione.

logo fluvione film festival

FLUVIONE FILM FESTIVAL XI

E’ in fase di partenza l’undicesima edizione del Fluvione Film Festival, concorso cinematografico che si svolgerà nei comuni di Roccafluvione e Acquasanta Terme da Luglio a Settembre 2021, con le modalità di iscrizione al concorso in scadenza alla mezzanotte del 15 luglio 2021. Il form per partecipare alle selezioni è disponibile direttamente on line nel nuovo spazio web fluvionefilmfestival.org, totalmente dedicato al festival.

Il festival promosso da Ecomuseo del Monte Ceresa, dalle associazioni Arci Area 54, Raggio Verde e molte altre realtà aggregative, sostenuto dalla Regione Marche, dai comuni di Roccafluvione, Ascoli Piceno, Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, e Montegallo, con il patrocinio dell’Unione montana del Tronto e Val Fluvione, è a cura dell’associazione culturale Educ-Arte che arricchisce le tradizionali proposte del concorso di una sezione dedicata per la prima volta alle migliori opere prime di lungometraggio e con la sezione riservata alle Scuole di Cinema di tutta Europa.

Francesco Eleuteri e Pietro Albino Di Pasquale, nelle vesti di direttori artistici, guideranno la giuria composta da esponenti del mondo del cinema e della cultura nonché da rappresentanti del territorio e delle associazioni partner. Al vaglio dei selezionatori cortometraggi, lungometraggi, videoclip, opere di fiction e documentari iscritti alle 6 sezioni (APPENNINO DOC, PRIMO LUNGOMETRAGGIO, FUORI LIMITE, CORTO LIBERO, VIDEOCLIP, SCUOLA DI CINEMA) per 13 premi in palio. Particolarmente sentito dagli organizzatori il Premio “Uno sguardo sul genere”, alla memoria della ricercatrice e antropologa Marta Iannetti, già ospite -e vincitrice nel 2019 con Bambun per la produzione di “Un pastore poeta”-, amante dell’Appennino e delle sue culture, spesso presente e attiva nella riscoperta delle tradizioni orali del territorio del Fluvione, con un particolare interesse alla figura femminile legata all’ambiente di montagna alla quale dedicava studio e ricerche.

Marta Iannetti, vincitrice con Bambun e Rete Tramontana dell’edizione FFF2019 con “Un pastore poeta”
per informazioni:
Direttore FFF21 3408819092

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Referente AppenninoDoc 3395021109 
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