Nel settembre 2019, quando iniziarono le opere per la strada che da Accumoli conduce ai Pantani, un Sito di Interesse Comunitario (SIC) e dichiarato Zona Speciale di Conservazione (ZCS), molti soggetti e associazioni si iniziarono seriamente a preoccupare dei piani degli amministratori per un’area dall’alto valore naturalistico e ambientale. Ci furono assemblee cui seguirono raccolte firme (https://www.change.org/p/regione-lazio-salviamo-i-pantani-di-accumoli-da-asfalto-e-cemento) e sit-in.
Dopo due anni di silenzio delle istituzioni, i cittadini e le cittadine scoprono che il Comune di Accumoli ha deliberato l’approvazione del Progetto per la costruzione di un hotel lungo quella strada proprio a ridosso dei Pantani di Accumoli, con un finanziamento della Regione Lazio. La delibera trasforma un’area a destinazione Agricola Montana (E2) in un’area per “Servizi Pubblici/Attrezzature ed Iniziative di Interesse Generale”. Il Progetto prevede una struttura a tre piani, per una spesa complessiva di 850 mila euro pubblici, con tanto di camere, reception, bar/ristorante, solarium e parcheggio esterno: esattamente il prototipo di un albergo che vorrebbero far passare come rifugio.
Visto l’imminente data di inizio lavori, si è costituito spontaneamente un “Coordinamento contro l’urbanizzazione dei Pantani” formato da soggetti e associazioni del territorio e amanti dell’Appennino Centrale, con l’obiettivo di impedire ulteriori opere di cementificazione dell’area.
Per questo viene indetta una iniziativa pubblica con partenze da Terracino (h: 09.30), Accumoli (Madonna delle Coste, h: 10.00) e Forca Canapine (h: 10.30) sabato 22 Maggio 2021. Ai Pantani si animerà un flash-mob per evidenziare l’area oggetto di cementificazione e saranno ospitati interventi di esperti che si oppongono all’opera.
Il Coordinamento chiede alle istituzioni e alle comunità che abitano il cratere terremotato dell’Appennino Centrale:
Che sia impedito ogni ulteriore intervento nell’area di pregio e interesse naturalistico
Che sia mantenuta la vocazione agro-silvo-pastorale di un’area interessata da pascolo brado e usi civici che storicamente hanno garantito la fruizione collettiva del bene
Che gli investimenti pubblici dedicati ai territori siano davvero discussi dalle comunità locali attraverso processi partecipativi e non calati dall’alto, come previsto da quanto sottoscritto nelle delibere e ordinanze dei Commissari per la Ricostruzione.
Che il rilancio economico del cratere non sia esclusiva dell’industria turistica ma che il modello di sviluppo rispetti la vocazione dei territori montani, fondati sulla compatibilità ecologica delle attività umana negli ambienti naturali. Affinchè il viaggio di scoperta, e l’indotto dell’accoglienza, diventino conseguenza dell’autenticità della vita in montagna e non preda di flussi speculativi.
15 Maggio 2021, Monte Vettore
soggetti aderenti al “Coordinamento contro l’Urbanizzazione dei Pantani di Accumoli” :
L’Eco dei Pantani (Accumoli e comuni vicini); Illica Vive (Accumoli); Driade – per Fare un Albero; Emidio di Treviri – gruppo di ricerca-azione; Associazione Proletari Escursionisti – Roma; Federtrek – Escursioni e Ambiente; Laga Insieme; Movimento Tellurico; Comitato 3e36 (Amatrice); Ascolto&Partecipazione (Ascoli Piceno); Brigate di Solidarietà Attiva – Marche; C.A.S.A. | Cosa Accade Se Abitiamo, Comunità Laudato Si Accumoli Amatrice e Ekoclub Rieti Onlus; Ecomuseo del MonteCeresa; Cammino nelle Terre Mutate; Salviamo l’Orso; Mountain Wilderness Italia; Legambiente – Ascoli; Rifugio Mezzi Litri / Monte Vector (Arquata del Tronto); Borghi e Sentieri della Laga.