Orto sinergico a Forcella

Anna Buonamici, dell’ecomuseo del monte Ceresa, mentre dispone nuove piante nei rialzi dell’orto.

Nell’Aprile 2019 Luca Cruciani e Anna Buonamici volontari dell’ecomuseo hanno impiantato a Forcella di Roccafluvione un orto che segue i principi della coltura sinergica, legati ai ritmi di autoregolazione della natura. Questo tentativo ha dimostrato che la natura è autosufficiente laddove coesistono condizioni di collaborazione tra le piante e gli organismi che vivono nel terreno. L’uomo si fa custode dell’ambiente dove si impianta l’orto sinergico e si limita a controllare e favorire questa forma di cooperazione tra esseri viventi. Una volta creato l’orto non si dovrà più smuovere il terreno per non interferire con le attività degli organismi la cui opera garantisce fertilità alla terra. Il terreno deve essere mantenuto soffice, non deve essere calpestato, per permettere lo sviluppo delle radici delle piante e l’attività degli organismi terricoli. Gli ortaggi sono sui rialzi, distinti dai camminamenti. Fogliame e radici secche nel loro degradarsi costituiscono il migliore nutrimento e concime per le piante e un leggero strato di pacciamatura limita l’erosione in caso di pioggia e impedisce l’evaporazione dell’acqua. E’ importante piantare in ogni aiuola tre specie di ortaggi differenti, fondamentali una leguminosa, che cattura l’azoto dell’aria e lo fissa sul terreno rendendolo disponibile per le altre piante, e una liliacea, che allontana un gran numero di parassiti, e poi tutte le altre specie di ortaggi. La presenza di fiori attira gli impollinatori e allontana insetti dannosi così come importante è la presenza di piante aromatiche.

A PASSI CORTI

Da Santa Maria di Scalelle a Forcella.

L’ecomuseo del Monte Ceresa fa da scenario alla suggestiva escursione proposta da Radici Senza Terra e Azimut per i partecipanti al Fluvione Film Festival. Lo sguardo del cinema e lo sguardo sul paesaggio si incontrano così lungo l’Appennino che sarà protagonista di una speciale sezione del festival.

https://www.facebook.com/events/468075587302016/

FLUVIONE FILM FESTIVAL APPENNINOdoc

SERATE CONCLUSIVE E PREMIAZIONE ROCCAFLUVIONE 28 29 GIUGNO 2019

Il comune di Roccafluvione ospita nelle giornate di venerdì 28 e sabato 29 giugno le serate conclusive del Fluvione Film Festival, piattaforma di eventi promozione e diffusione di produzioni cinematografiche, in particolare di cortometraggi, con la proiezione e la premiazione dei corti selezionati tra quelli che hanno aderito al bando APPENNINOdoc, lanciato nell’aprile scorso.
Fluvione Film, evoluzione del Fluvione Corto Festival, la cui formula si rinnova grazie all’apporto dei giovani del circolo AREA54 si articola in varie sezioni tra cui la sezione Appennino doc che ha l’obiettivo di dare visibilità a tutti quei corti o documentari che trattano tematiche legate alla montagna appenninica, la sezione FUORI LIMITE riservata ai documentari nazionali e internazionali; la sezione CORTO LIBERO lascia molto spazio alla fiction e poi ci sono il premio speciale Cittadinanza e legalità assegnato dall’ISML e il “premio inclusione e integrazione” riservato ai giovani del circolo Arci AREA54. Sarà dato ampio spazio anche ai migliori cortometraggi internazionali. Ogni sezione, rappresentata da specifici promotori, tra i quali l’ISML, ha avuto autonomia di giudizio nella scelta dei finalisti sotto la direzione artistica di Francesco Eleuteri, autore, attore di cinema e teatro, il coordinamento di Guido Ianni e Giorgio Mancini, ideatori e ispiratori del premio, e il prestigioso contributo dello sceneggiatore Pietro Albino di Pasquale, che aprirà la giornata di venerdì 28 alle 18 con un incontro lezione sulla scrittura per il cinema.
La mattinata di sabato sarà arricchita dall’escursione PASSI CORTI, a cura delle associazioni Radici senza Terra, Azimut ed Ecomuseo del Monte Ceresa che accompagneranno gli escursionisti dalla chiesa di Santa Maria di Scalelle a Forcella, attraversando il territorio del Fluvione e il paesaggio del Monte Ceresa.
Il festival avrà luogo nei locali dell’ex Asilo di Roccafluvione dalle 21 in poi, le proiezioni saranno all’aperto nei giardini dell’edificio e vedranno la partecipazione di molti ospiti del mondo cinematografico tra cui Paolo Triestino attore di cinema, teatro e fiction e l‘artista e regista offidano Davide Calvaresi vincitore del Globo D’Oro 2019. L’evento è sostenuto dal Bim Tronto e dalla Fondazione Carisap.

info [email protected]
www.facebook.com/appenninodoc/

Arrivederci OMaggio al Paesaggio

Giornata conclusiva

Nonostante il tempo incerto Domenica 19 maggio, giornata conclusiva di Omaggio al Paesaggio 2019, più di 30 escursionisti si sono addentrati lungo i sentieri e i luoghi del Monte Ceresa accompagnati dalle guide di Radici senza Terra e Azimut. Ad accoglierli un suggestivo anello che dalla frazione di Colleiano (Roccafluvione-AP) li ha portati al torrente Noscia per poi risalire verso Masciù e da qui poter ammirare gli splendidi scenari offerti dall’area del Monte Ceresa, un territorio di 12.000 ettari, a pochi passi dal centro di Ascoli Piceno. Un’area di elevato interesse naturalistico e storico-culturale, posta ad incastro tra due parchi nazionali: quello dei Sibillini e quello del Gran Sasso e Monti della Laga.


A Colleiano nel frattempo gli artisti residenti completavano i progetti scultorei e pittorici ideati per la manifestazione, ispirati al tema delle Metamorfosi. Tra questi i writer Urka e Silvia e Flavio che hanno condotto i laboratori-murales con gli studenti del Liceo Artistico Licini di Ascoli, lavorando su pareti messe a disposizione da residenti.

l’opera di URKA accende i colori del paesaggio semiautunnale
(panorama est di Colleiano)
opera di Ivan Iannucci in legno di castagno, vicino al portale opera di Simone Michetti 2018
chiesa dei Santi Pancrazio e Cristanziano
https://www.habitualtourist.com/santi_pancrazio_e_cristanziano(colleiano)
Falena di Flavio, la metamorfosi di Silvia e fascia decorativa del laboratorio studenti.
(il cane è Otello, vista a sud di Colleiano)

Al ritorno degli escursionisti tutti ci si è raccolti a tavola nei gazebo mobili nel grande slargo con cui il paese accoglie i visitatori sotto una leggera ma intermittente pioggerella, con l’accompagnamento folkloristico di musicisti esperti nell’arte dello stornello convenuti per l’occasione, con l’organettista Sergio Giuliani accompagnato da vari strumentisti tra cui il maestro Emidio Ferretti e ai canti il maestro Sciamanna, mentre nella piazzetta si provavano passi di salterello e altre improvvisazioni. Danze che si sono protratte fino alla chiusura della giornata quando nel borgo gli artisti ultimavano le opere e ci si scambiavano i saluti dopo l’immancabile caffè a casa della signora Laura, dispensatrice di storie e aneddoti sul vissuto del paese e di piccoli riti magici la cui origine si perde nella notte dei tempi.

Gli abitanti di Colleiano sono stati una delle anime del festival, risolutivi per il successo della manifestazione, presenti e attivi nella organizzazione, collaborando fattivamente alla realizzazione dei vari eventi, oltre ad aver offerto spazi per gli incontri comuni.

Prime giornate di OMaggio al Paesaggio 2019

Apertura serale, venerdì 17 maggio, dell’edizione 2019 di OMaggio al Paesaggio con il reading di Farfariel di Pietro Albì, accompagnato dalla musica di Guido Ianni e dalla performance pittorica di Stefano Tamburrini e il racconto di vita di Laura e Vincenzo, abitanti di Colleiano. A seguire la proiezione dell’intenso film-documentario Appennino di Emiliano Dante che ha viaggiato alla ricerca di un’identità perduta tra l’Abruzzo, le Marche e l’Umbria e i segni esteriori e interiori lasciati dal terremoto, al territorio e agli individui. Mattia Speranza ha riportato l’esperienza che vive con la cooperativa in Quiete nell’appennino tosco-romagnolo, nel Casentino, nel recupero di stili di vita e di lavoro che mantengano l’equilibrio tra natura e uomo. Intervento graditissimo quello dello storico Daniele Jalla, coordinatore della rete museale di Torino, già presidente di ICOM Italia, membro del Consiglio superiore dei beni culturali, che ha “raccontato” l’ecomuseo, il suo comporsi di azioni di tutela e salvaguardia del patrimonio culturale comune.

Pietro Albì e Vincenzo.

Giornata piena sabato 18 Maggio, animata dalla presenza degli studenti del Liceo Artistico di Ascoli Piceno che si sono affiancati agli artisti residenti, alcuni dei quali già da qualche giorno all’opera, e hanno partecipato ai vari laboratori dislocati nel borgo, coordinati dai curatori artistici Stefano Tamburrini e Ottavio Eleuteri.

Laboratorio Erbe Spontanee a cura di Anna Buonamici
Murales di Flavio e Silvia su una parete privata messa a disposizione da abitanti di Colleiano
Rimessa in attività di un forno a legna, laboratorio di panificazione con abitanti del paese.
laboratorio di scultura su legno.

Già dalla prima mattina la manifestazione artistica è entrata nel vivo offrendo allo spettatore una variegata galleria di progetti creativi legati al territorio alcuni dei quali rimarranno traccia permanente nel paesaggio di Colleiano.

Gli studenti al lavoro con Urka.
Panchina-scultura in legno di castagno realizzata per OMaggio al Paesaggio.

Nel pomeriggio si è tenuto il tavolo di studi alla presenza di vari esponenti istituzionali, tra cui la vice presidente della Regione Marche Anna Casini, il presidente dell’Unione Montana Giuseppe Amici, il sindaco di Roccafluvione Leoni e il vicesindaco Ianni, Legambiente Marche con Bonfanti, le associazioni dell’ecomuseo del Monte Ceresa, rappresentate dal presidente Luca Cruciani, Daniele Jalla e gli interventi di Carlo Bachetti e Tania Cesarini su progetti di valorizzazione del territorio paesaggistico, con Antonella Nonnis, coordinatore di OMaggio al Paesaggio moderatrice dell’incontro.

Daniele Jalla, Icom Italia – “L’esperienza di musei e paesaggi culturali

In serata, scongiurate le peggiori previsioni meteo, ci si è ritrovati tutti nella piazzetta di Colleiano a condividere cibo e musica.

A cena con OMaggio al Paesaggio. Foto di Ruben Marucci.