DA DOVE HA AVUTO ORIGINE – LE AZIONI PREGRESSE
L’ecomuseo può definirsi come realtà orientata a favorire lo sviluppo socioeconomico del territorio, attraverso la valorizzazione e la messa in rete delle dinamiche culturali locali, la creazione di sinergie con il comparto turistico ed economico, l’attenzione all’ambiente e la promozione delle logiche della sostenibilità. L’ecomuseo tende, inoltre, a rafforzare i processi di riconoscimento del patrimonio, tangibile non tangibile, presente sul territorio individuando percorsi che uniscono ai luoghi già noti e frequentati dal turismo culturale, le preesistenze isolate e non valorizzate, in una logica di “museo diffuso” o “museo territoriale” già altamente riconosciuto dalla Regione Marche.
PERCORSO
Il progetto avviato nel 2013 attraverso un comitato promotore informale costituito da singoli cittadini e da associazioni è confluito nell’istituzione nel 2017 di un’associazione culturale di promozione sociale a cui hanno aderito alcune piccole associazioni già esistenti quali Mons Gallorum di Montegallo, Marsia a 360 gradi di Roccafluvione, Associazione Amici di Forcella. Ad oggi hanno partecipato cittadini e abitanti di molte frazioni del Comune di Roccafluvione, ha coinvolto alcune frazioni di Acquasanta Terme e Montegallo , ha avviato collaborazioni con diversi ricercatori e cultori sui vari aspetti riguardanti il recupero e il reinnesto delle tradizioni dell’area del Ceresa riproponendo feste e celebrazioni abbandonate e creando nuove iniziative ed occasioni di aggregazioni per piccole comunità e frazioni. Partecipano, inoltre, come animatori e partner sostenitori delle attività le strutture private fra produttori, ristoratori e le strutture ricettive residenti Progetti e attività realizzati: Prima della costituzione dell’associazione “Ecomuseo del Monte Ceresa” alcuni giovani e meno giovani residenti nell’area del Ceresa insieme ad alcuni ricercatori dell’Università di Bologna hanno realizzato alcuni lavori documentaristici anche in collaborazione con l’evento Fluvione Corto festival, rassegna e concorso itinerante di cinema breve che si è svolto per otto edizioni in molti dei Comuni dell’area coinvolta.
Di seguito alcune tappe del percorso e delle attività realizzate:
2012– Produzione e realizzazione del documentario “Il professore contro il cinipide” regia di Francesco Eleuteri. Docu-fiction ambientato a Montegallo che descrive con ironia i tentativi degli abitanti del comune montano di sconfiggere la cosiddetta “mosca cinese” scientificamente denominata cinipide che ha compromesso per molti anni la produzione castanicola dei boschi del Monte Ceresa e non solo.
2013- Produzione e realizzazione del documentario “A passo d’uomo tra i pastori” di Marco Cruciani. documentario incentrato sulla pratica della transumanza da Arena di Roccafluvione a Montegallo attraversando anche alcune frazioni di Comunanza e riproposta ogni anno dall’azienda agricola Giuseppe Monti
2015– Realizzazione del documentario “Gli Zanni- Un carnevale tra le nevi” documentario incentrato sul carnevale più autentico delle Montagne del Piceno nelle frazioni Pozza e Umito di Acquasanta. Per la realizzazione del lavoro sono stati coinvolti gli abitanti delle frazioni e la comunanza Agraria locale.
Prima edizione della manifestazione “OMaggio al paesaggio” a Meschia di Roccafluvione. L’evento viene replicato nel 2016. La prima edizione è in collaborazione con Il Simposio di Scultura di Acquasanta Terme. Le edizioni 2017 e 2018 si sono svolte nella frazione Colleiano e diventano evento costituente e simbolo dell’ecomuseo: l’organizzazione è sostenuta da molte associazioni.
OMaggio al paesaggio in 4 edizioni ha visto una sempre più crescente partecipazione della popolazione locale che, soprattutto a Colleiano, si è trasformata in comunità ospitante per circa 25 artisti e più di 90 escursionisti provenienti da tutte le Marche e dalle Regioni vicine. La manifestazione è stata caratterizzata dall’attivazione di laboratori di arte e artigianato coordinati dai docenti del liceo artistico Licini di Ascoli Piceno (più di 100 studenti nel 2018 hanno partecipato ai laboratori e circa 30 hanno ottenuto crediti per l’alternanza scuola lavoro) Omaggio al paesaggio è un evento che riattiva gli abitanti di una frazione dell’entroterra o di alcune località dell’alto Fluvione trasformando i non numerosi residenti di quest’area in comunità ospitante. A partire da marzo verranno organizzati degli incontri tra comunità, artisti, escursionisti e soggetti organizzatori prevalentemente nelle case di Colleiano, Roccacasaregnana e Masciù ed in spazi comuni (la casa colonica parrocchiale a Colleiano).
GLI ATTORI COINVOLTI – LA RETE DI PROGETTO
L’Ecomuseo del Monte Ceresa svolge il ruolo di collante e capofila di una rete di piccole associazioni territoriali tra cui Mons Gallorum, The Habitual Tourist, Amici di Forcella e Comitati di frazione, Associazione Radici senza terra, Comunità di abitanti di Colleiano, Masciù. Roccacasaregnana. Nel progetto sono coinvolti altri istituzioni partner come il Comune di Roccafluvione, il comune di Acquasanta Terme ed BIM TRONTO.
GLI OPERATORI – L’EQUIPE DI PROGETTO
La collettività è attore-protagonista del progetto e destinataria prima del medesimo. Oltre al direttivo dell’ecomuseo con funzione di segreteria organizzativa, faranno parte dell’organizzazione Omaggio al Paesaggio 2019 un coordinatore esterno, incaricato di coordinare la segreteria organizzativa e del monitoraggio del progetto; due consulenti alla comunicazione per la realizzazione del sito web e addetto stampa e social; due giovani video maker per la realizzazione del video documentario ed grafico per la realizzazione dl catalogo cartaceo .
Già nelle edizioni passate è stata attivata una collaborazione con l’Istituto Scolastico Comprensivo del Tronto e Valfluvione per il coinvolgimento delle scuole medie del Comune di Roccafluvione e dei comuni del Monte Ceresa (Arquata, Acquasanta Terme, Montegallo). E’ in essere una convenzione con l’IC Orsini- Licini, Istituto che accorpa il liceo scientifico e il Liceo artistico del capoluogo Piceno. Alcuni docenti del Liceo Artistico sono tra i promotori e ideatori di “Omaggio al paesaggio”. L’edizione 2018 ha visto la presenza di circa 150 studenti alcuni dei quali hanno ottenuto crediti formativi o attestati legati all’alternanza scuola – lavoro partecipando a laboratori di scultura, murales, falegnameria artigianale, scrittura creativa, musica popolare. Il valore assoluto del progetto è nell’accoglienza che la comunità offre e nello scambio intergenerazionale e la relazione con le Istituzioni del territorio favorisce attraverso il progetto.
I DESTINATARI E IL CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO
Ad oggi hanno partecipato al progetto cittadini e abitanti di molte frazioni del Comune di Roccafluvione, ha coinvolto alcune frazioni di Acquasanta Terme e Montegallo. I giovani hanno avviato collaborazioni con diversi ricercatori e cultori di storia locale. Partecipano, inoltre, come animatori e partner sostenitori delle attività le strutture private fra produttori, ristoratori e le strutture ricettive residenti. Il pubblico è soprattutto di giovani, di famiglie che accompagno i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado che partecipano alle attività insieme alla comunità residente che li accoglie. Per l’anno 2019 si prevede di somministrare loro, in forma simpatica, un questionario per capire la loro provenienza, l’interesse ed il grado di soddisfazione /benessere che la manifestazione ha suscitato in loro.
FORMAZIONE
Gli studenti che partecipano all’attività formativa con i propri insegnanti, ricevono crediti formativi dagli istituti scolastici aderenti, inoltre, partecipando a laboratori di scultura, murales, falegnameria artigianale, scrittura creativa, musica popolare, previsti dalla collaborazione con gli artisti in residenza, ottengono degli attestati validi ai fini dell’alternanza scuola- lavoro.
LE FINALITÀ E GLI OBIETTIVI
Omaggio al paesaggio aspira a facilitare un confronto intergenerazionale tra i più anziani e i più giovani all’interno di una comunità in cui numericamente i primi sono prevalenti. L’evento e soprattutto la fase di confronto assembleare che a titolo di esempio permette di discutere intorno ad un’opera scultorea o ad un murales che si sta realizzando nel parco giochi e che alcuni giovani accolgono in modo più entusiasta cercando di far comprendere anche ai più anziani che quell’opera è parte integrante di quel territorio, non ne scalfisce l’armonia ma altresì la valorizza; gli artisti che spesso approcciano alla fase di realizzazione estemporanea con un’idea più definita spesso correggono il tiro e modificano alcuni aspetti dell’opera anche su suggerimento degli abitanti che possono fornire stimoli interpretativi e narrativi vecchi e nuovi. L’obiettivo principale di Omaggio al paesaggio è quello di far rinascere, rivitalizzare una comunità mettendola di fronte all’esigenza e alla bellezza di accogliere una novità senza la quale non può esistere in questi paesi alcuna prospettiva credibile in quanto è necessario sviluppare un turismo sostenibile che soprattutto affermi e incentivi la residenzialità di queste zone. Il festival nasce come evento biennale ma il legame che ormai anche gli abitanti hanno acquisto con Omaggio al paesaggio rende difficile rompere la corrispondenza con una comunità che già ha acquisito questo appuntamento come tradizionale e con una certa continuità nel tempo. Il riferimento della casa colonica di cui gli organizzatori e gli abitanti possono disporre permette che molti artisti della zona vadano a trascorrere alcuni pomeriggi o alcune serate a Colleiano e se non sono diventati abitanti stabili sono già alla pari con molti pendolari ex residenti della zona che tornano a frequentare questi borghi nel fine settimana. In questa edizione ci sarà ancora continuità con l’esperienza positiva e biennale di Colleiano ma si estenderà il coinvolgimento ad altre frazioni limitrofe tra cui Masciù e soprattutto come Roccacasaregnana che ha la possibilità di mettere a disposizione un ostello per l’accoglienza di artisti ed escursionisti. Mentre con la comunità di Colleiano l’approccio è già ben avviato, con le altre comunità si aprirà un confronto tutto nuovo.
DA QUANDO, PER QUANTO
L’organizzazione del progetto coinvolge la comunità dal mese di gennaio alla fine di giugno. L’evento copre tutto il periodo primaverile per arrivare all’estate che vede comunque un ritorno residenziale consolidato soprattutto nelle frazioni di Colleiano e Masciù che passano dai 20 abitanti d’inverno agli oltre 100 nei mesi estivi e fino alla ripresa delle attività scolastiche. La frazione di Roccacasaregnana ha invece una maggiore vocazione residenziale contando più di 50 abitanti stanziali.
COME SI ARTICOLA – LE FASI DI LAVORO
Il progetto si articola 3 fasi: dalla pre-progettazione alla “messa a regime” (attuazione); documentazione e attuazione del progetto; valutazione e restituzione finale . Il programma delle attività di preparazione è avviato nei mesi di gennaio con gli incontri d comunità e la condivisione degli obiettivi con le istituzioni pubbliche e scolastiche. Le attività organizzative residenziali e di comunicazione interessano la prima settimana di Marzo, sino alla prima decade di maggio, mentre l’allestimento e installazione delle opere fine maggio- giugno. La manifestazione “Omaggio al Paesaggio” si svolge durante il secondo weekend di maggio.
LE STRATEGIE E GLI STRUMENTI
L’ecomuseo, in quanto istituto culturale, agisce con i suoi organi d’indirizzo (consiglio direttivo e presidente) e demanda al direttore artistico (Guido Ianni) e al coordinatore di progetto (Antonella Nonnis) l’individuazione del comitato di esperti composto da due artisti fondatori e co- organizzatori del festival, Ottavio Eleuteri per la parte scultorea e Stefano Tamburrini per la pittura che hanno il compito di relazionarsi con la comunità locale e coinvolgerla soprattutto negli aspetti artistici. Il percorso di “OMaggio al paesaggio 2019” sarà restituito da un video/documentario che permette di rappresentare la costruzione dell’evento a cominciare dagli incontri informali tra ospiti (artisti, escursionisti) e ospitanti (gli abitanti) al momenti dell’allestimento degli spazi dedicati all’evento, alla pulizia condivisa della casa colonica, della piazza, del sentiero che verrà proposto ai viandanti. La realizzazione di un video sarà affidata all’associazione Area 54 che individuerà insieme alla direzione artistica e alla coordinatrice del progetto un videomaker professionista che verrà affiancato da giovani appartenenti all’associazione stessa e residenti nel territorio, amanti di cinema documentaristico o studenti universitari in discipline affini. Il video percorrerà tutte le tappe di costruzione del vissuto annuale di Omaggio al paesaggio ha la valenza di restituire al territorio l’essenza stessa del festival e i suoi obiettivi principali ovvero un processo di condivisione e di visioni per rivitalizzare quei borghi; il racconto degli abitanti sulla storia del paese e della comunità, sul contributo che gli abitanti hanno fornito nel salvaguardare degli spazi comuni rappresenta una traccia fondamentale per delineare il futuro di queste terre e per comprendere se l’arte può dare un contributo al suo rilancio. L’associazione Area 54 insieme all’Ecomuseo è anche promotrice del Fluvione Film Festival- Appennino DOC che prende l’eredità del Fluvione Corto Festival, rassegna e concorso di cortometraggi e documentari che hanno come obiettivo prevalente la valorizzazione del territorio delle Marche del Sud ed in particolare delle sue aree interne. Il concorso Fluvione Film Festival si terrà volutamente a maggio quindi in un periodo concomitante con Omaggio al paesaggio. Il video realizzato verrà naturalmente proiettato fuori concorso in autunno in una serata speciale di Appennino DOC. Negli anni passati il festival ha visto la partecipazione di registi di calibro nazionale come Giuseppe Piccioni e Massimiliano Cappelli, geni del cinema d’animazione come Simone Massi premiato con diversi David di Donatello, attori come Fabio Troiano e Luciana De Falco. Il direttore artistico del Fluvione Film Festival è il regista di teatro e cinema nonché attore ed autore Francesco Eleuteri che lavora a Roma ma risiede nel vicino comune montano di Montegallo. Oltre alla realizzazione del video è previsto la stampa di un catalogo finale delle opere e degli artisti coinvolti nell’edizione 2019.
LA PRODUZIONE
Così come nelle precedenti edizioni, saranno privilegiate le opere con carattere permanente (in particolare la scultura) che hanno un valore riconosciuto dalla comunità come nuova lettura del paesaggio, in quanto s’integrano con l’ambiente naturale da loro quotidianamente vissuto. Attraverso la realizzazione dei laboratori, i giovani studenti del liceo artistico potranno avere un’esperienza creativa e la lasciare un loro segno sul territorio lavorando in diretta alla realizzazione di un murales, o al recupero della tecnica d’uso di un antico telaio. Gli allievi, guidati da “maestri” esperti individuati dalla direzione artistica, in accordo con i docenti e il Dirigente dell’Istituto non si limitano alla sola osservazione ma vengono attivati nella pratica e pur essendo discenti sono di supporto agli artisti e gli artigiani intenti a realizzare una scultura o un oggetto in legno di uso quotidiano (giocattoli, utensili per la cucina…). Gli allievi del Liceo Artistico hanno invece il compito di raccogliere interviste ai presenti e di narrare i giorni, gli eventi, le emozioni di Omaggio al paesaggio riportando tali dati e tali impressioni sul sito dell’Istituto e nella pagina ufficiale di Omaggio al paesaggio. E’ previsto sempre un incontro con un poeta o uno scrittore e in questa edizione sarà la volta dello sceneggiatore Pietro Albino Di Pasquale (https://www.cinemaitaliano.info/pers/018875/pietro-albino-di-pasquale.html) che proporrà un laboratorio di scrittura creativa ispirato al suo romanzo Farfariel nel quale recupera elementi tradizionali, rurali e leggendari dell’entroterra abruzzese in particolare della provincia di Teramo che ha tratti molto simili da un punto di vista sia culturale che linguistico ma anche socioeconomico al Sud delle Marche. I laboratori legati al romanzo Farfariel sono destinati agli studenti e ai ragazzi ma anche ai meno giovani ed è intenzione presentare il libro e attivare laboratori anche all’interno delle case di Colleiano (lavorando per piccoli gruppi). L’attività laboratoriale sarà documentata all’interno del video narrativo sopracitato.
LA DOCUMENTAZIONE
Il percorso di “OMaggio al paesaggio 2019” sarà reso fruibile a partire da marzo attraverso il nuovo sito web , mentre l’interazione ed aggiornamento delle fasi sarà affidato ai social dedicati di Facebook Instagram e YouTube
LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE
L’attività di monitoraggio e autovalutazione è affidata dall’Ecomuseo ad un coordinatore esterno, ritenuto indispensabile per avere un riscontro obiettivo e tangibile sull’operato. Il coordinatore seguirà, sin dall’inizio, gli incontri organizzativi e redigerà dei resoconti intermedi di autovalutazione, che saranno parte integrante della relazione finale insieme al video documentario.
LA TEMPISTICA- CRONOPROGRAMMA
Le tre fasi del progetto rappresentazione le tre macro azioni: 1_ Preparazione del festival (incontri, sopralluoghi). Gli incontri sono partiti a gennaio 2019 e si protrarranno fino a marzo alternando a i sopralluoghi. La comunicazione e l’organizzazione si concluderà prenderà avvio a marzo e si concluderà a maggio 2019. Contemporaneamente partirà la produzione del video documentario. 2_ la costruzione e realizzazione dell’evento, così come la comunicazione e copre quindi tutto il periodo primaverile per arrivare all’estate che vede comunque un ritorno residenziale consolidato soprattutto nelle frazioni di Colleiano e Masciù che passano dai 20 abitanti d’inverno agli oltre 100 nei mesi estivi e fino alla ripresa delle attività scolastiche. La frazione di Roccacasaregnana ha invece una maggiore vocazione residenziale contando più di 50 abitanti stanziali. In questa fase sono previste le attività di formazione e seminariali nonché le riprese del video documentario 3_ la valutazione e restituzione finale, grazie alla figura del coordinatore, seguirà tutte le fasi del percorso che alla fine di settembre consegnerà i risultati in contemporanea alla produzione del video documentario. A questa fase di rendiconto sarà dedicato un evento finale.
Roccafluvione, li 13 febbraio 2019