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FARFARIEL, lettura itinerante

Farfariel, Il Libro di Micù è un romanzo del 2018 di Pietro Albì: vi si narrano le vicende di Micù, un bambino che vive a Canzano (in provincia di Teramo), nel 1938. La sua storia si intreccia con quella di personaggi come il nonno Berardo detto Tatà, la strega Joannella detta la Spiritosa, Cenzino lu matte, Fioravante, la bella Eusàpia, Michele il monco, Zappandò, Divinangelo Podestà e tanti altri, ma soprattutto con quella del diavolo Farfariel, sorta di dispettoso anti-deus ex-machina della vicenda.

Sullo sfondo di un contesto rurale (straordinariamente simile al nostro) e politico vividamente tratteggiato, la storia narrata offre molte occasioni per divagare nella fantasia, in una mistura che è anche visione fanciullesca della realtà.

Il progetto legato al libro di Pietro Albì consiste nell’organizzare letture di alcuni brani del libro Farfariel all’interno delle abitazioni private degli abitanti di Colleiano (naturalmente previo consenso!), per un numero necessariamente limitato di spettatori.

I racconti, letti da attori professionisti, verranno integrati dai racconti degli abitanti delle case ospitanti: data l’ambientazione popolare-contadina delle vicende del libro, con reminiscenze della vita di campagna degli anni ’30-40, sarà facile utilizzare suddette letture come punto di partenza per una ricognizione della memoria storica e personale dei locali, che riguardi la vita di campagna, i miti e le leggende, le vicissitudini storico-politiche del passato.

Come già avvenuto nelle precedenti presentazioni del libro, si potranno integrare i racconti con musica e canti popolari dal vivo e con la realizzazione di ritratti dei presenti o di disegni ispirati alla narrazione.

Pietro Albì, pseudonimo di Pietro Albino Di Pasquale (Canzano, 1979), inizia la sua carriera di sceneggiatore per il cinema, la televisione e il teatro, dopo aver frequentato il Corso di Perfezionamento per Sceneggiatori della RAI. Ha collaborato alla stesura delle sceneggiature di numerosi documentari, cortometraggi, lungometraggi candidati al David di Donatello e che hanno ottenuto l’interesse culturale nazionale. Tra i più premiati si menzionano: “Diario di un curato di montagna” di Stefano Saverioni; “L’uomo fiammifero” di Marco Chiarini; “Into Paradiso” di Paola Randi; “Buoni a nulla” di Gianni Di Gregorio. Nel 2015 ha scritto e diretto il lungometraggio “Nei tuoi occhi”. “Farfariel” è il suo primo romanzo.

Stefano Tamburrini